Mercoledì 23 marzo, ore 21
presso il centro polifunzionale
Le Radici e le Ali
di via S. Rocco 48, Cuggiono

In occasione della seconda edizione del
Festival de la Fiction Française,
abbiamo incontrato lo scrittore francese Eric Holder

Eric Holder ha pubblicato, dall'età di 25 anni, quasi una trentina di libri, ma scrive da molto tempo prima, da quando cioè aveva 16 anni. Vincitore di prestigiosi premi letterari, in Francia è un autore molto apprezzato, soprattutto per la delicatezza e la leggerezza con cui descrive la quotidianità dei sentimenti. Due suoi romanzi, Mademoiselle Chambon e L'homme de Chevet, sono stati adattati in una versione cinematografica.

Questa è stata per noi un'occasione unica per conoscere un autore dalla spiccata personalità e sensibilità, che in Francia è molto apprezzato - nonostante egli stesso si sia definito, con grande umiltà, uno scrittore di "modesto successo".

Fra i molti intervenuti, chi ama la Francia e la musicalità della lingua francese, ha sicuramente apprezzato la serata trascorsa in compagnia di un uomo discreto, pacato e capace di grandi slanci poetici e di riflessioni semplici, ma profonde.
Eric Holder ci ha raccontato come sia nata, molto presto, la sua passione per la scrittura, quando, ancora adolescente vedeva negli scrittori una specie di eroi; e poi dell'ispirazione che trae dalla vita, dal suggestivo paesaggio del Medoc, la regione in cui vive, capace di modellare l'ambiente, le persone e la lingua stessa.

L'autore ha approfondito alcune tematiche legate ai romanzi pubblicati, il cui filo conduttore potrebbe essere rintracciato nella presa di coscienza dell'impossibilità di legami sentimentali fra persone che provengono da ambienti culturalmente differenti. Proprio come in Mademoiselle Chambon, l'unico, per il momento, ad essere stato tradotto in italiano nel 2000 per le edizioni e/o, nel quale un muratore di origine portoghese si innamora della maestra del figlio, una colta musicista. Un amore che, pur essendo ricambiato, è senza speranza.
Parlando poi dei due film tratti dai suoi romanzi, Mademoiselle Chambon e L'Homme de Chevet, Holder ha detto di aver apprezzato il risultato finale, e lo ha fatto con un'immagine molto originale:
"Se il mio romanzo può essere paragonato ad un albero in inverno, il film è lo stesso albero in estate, ricco di musica e immagini".

Tutti argomenti, questi, che hanno stimolato anche diverse domande da parte dei presenti.
Una serata interessante e piacevole che ha avuto un esito positivo grazie anche al giovane ed abile traduttore Romain Cazzato, che vogliamo ringraziare pubblicamente.

Con la nostra partecipazione al Festival de la Fiction Française che, ricordiamo, si è svolto, quest'anno, dal 21 al 24 marzo in alcune delle più importanti città italiane - Brescia, Bergamo, Venezia, Verona, Piacenza, Firenze, Genova - Cuggiono si conferma quale luogo di cultura, nonostante si tratti di una sede decentrata rispetto ai grandi centri cittadini.

Consideriamo questo un "premio" per l'impegno della nostra Associazione, il cui operato, lo scorso anno è stato apprezzato dai responsabili del Centro Culturale Francese di Milano e dall'autore nostro ospite, Serge Quadruppani: è  la dimostrazione di come sia possibile, anche per realtà come la nostra, mettere in atto strategie di collaborazione ad alto livello con istituzioni di prestigio. L'auspicio è che questa collaborazione possa diventare continuativa e - perché  no?! - se possibile, estendersi ad anche altre occasioni.