Associazione Culturale equiLIBRI

 Incontro con Sara Rattaro

 

Mercoledì 12 febbraio 2020 - ore 21
Presso il Centro Polifunzionale
Le Radici e le Ali

Via S. Rocco, 48 - Cuggiono (MI)

Incontro con SARA RATTARO

La giusta distanza (Sperling & Kupfer) è il nuovo romanzo
di un’autrice amatissima dal pubblico e dai librai.
Vincitrice di numerosi premi letterari, si è ora affermata
anche come direttrice della scuola di scrittura creativa 
“La fabbrica delle storie”

“In matematica, per definire la distanza,
dobbiamo sapere quanto misura
la lontananza tra due punti.
In una relazione umana, la distanza
è il più breve percorso intrapreso da
due persone per incontrarsi”

 

[Cliccare sulla copertina per raggiungere l'album fotografico]

Il pubblico delle grandi occasioni, numeroso e partecipe, ha potuto apprezzare la simpatia, la disponibilità e, soprattutto, l’abilità dell’autrice nel narrare e nell’approfondire in modo coinvolgente alcuni dei temi affrontati nel romanzo, oltre che nel delineare i vari personaggi.

Sara ha spiegato di essere partita da una semplice considerazione: non c’è nessuno fra le persone della sua età che non si sia chiesto come mai i genitori sono riusciti a stare insieme per tanto tempo, anche se, in fondo, la domanda è molto superficiale: non sappiamo se sono stati felici, sappiamo solo che i loro matrimoni sono durati molto.

Precisando che “nei romanzi non ci sono risposte, ma si trovano altre domande”, si è detta convinta che i 50 anni di matrimonio di allora, sono i 20 anni di oggi. Adesso, però, le pressioni sono molto, molto forti, siamo più esposti a causa della tecnologia e dei cosiddetti “social”.

La “giusta distanza” del titolo deriva da una riflessione relativa alla matematica. Il concetto di distanza, in matematica, non è mai negativo: per quanto possano essere lontani, la distanza fra due punti avrà sempre un segno positivo.
Nel nostro vissuto, invece, se si parla di distanza, diamo un’accezione negativa. Qualsiasi relazione, di amore o di amicizia, sentimentale, genitoriale o lavorativa, ha bisogno di una giusta distanza, che è soggettiva: troppo da vicino, posso vedere male le cose, mentre da lontano possono apparire “sfuocate”.

Il romanzo si apre il 26 gennaio 2018, durante un volo aereo: appena dopo il decollo, i passeggeri vivono l’esperienza più tragica che possa capitare: l’aereo perde quota e inizia a precipitare.
Un uomo rivive questi momenti di concitazione, di paura, di terrore, quando il timore di morire ti immobilizza, non ti fa reagire. Il gesto più naturale allora è stringere la mano “bianca e gelata” della donna che sta nel posto accanto a lui.
Per fortuna un atterraggio di emergenza evita il peggio e i due passano una notte insieme, nella stanza anonima di un hotel offerta dalla compagnia aerea. Quelle ore passate insieme sono un regalo per due sopravvissuti, un omaggio al dono della vita. L’uomo esce da questa esperienza con le idee più chiare sul suo matrimonio.

Dopo questo primo capitolo - ispirato ad una situazione realmente accaduta - ecco l’alternarsi delle voci di Aurora, la protagonista femminile, e di Luca, il protagonista maschile: ci raccontano la loro lunga storia d’amore che vede altri e bassi, momenti di crisi e tentativi di ricucire gli strappi.
Si sono conosciuti quando Aurora era ancora una studentessa, Luca, che ha una decina di anni in più, sa già quello che vuole dalla vita: Luca è l’evento certo; sorride sempre e non dice mai cose fuori luogo, è affidabile, solido, ama il suo lavoro e ha piani precisi per il futuro. Ma la vita, spesso, scombina quei piani.

Aurora, invece, ha una storia familiare molto particolare: ha vissuto con la madre, dato che il padre - il “narciso” per eccellenza - ha avuto diverse relazioni amorose: la famiglia di Aurora è stata la cosa più inaffidabile della sua vita e per questo, un giorno, quando la professoressa di matematica definisce la sua materia «un porto sicuro», lei decide che studiarla sarebbe stata la sua strada. Perché la matematica non mente.
Ma poi si accorge che, per quanto la matematica sia utile alla vita, difficilmente riesce a spiegarla, proprio come il linguaggio:
“Non esiste nessuna legge matematica che tuteli l’amore tra due persone. Non esiste nemmeno una sola parola che possa spiegare cos’è quel sentimento che le lega”.

Il linguaggio tipico della matematica, come è già stato accennato, entra di diritto nel romanzo, manifestandosi attraverso una serie di riferimenti: Sara Rattaro è riuscita a mettere insieme “matematica” e “sentimenti” due mondi lontani, se non addirittura opposti.

La fedeltà – e l’infedeltà – è un tema forte di questo libro e di molte opere di Sara Rattaro, una specie di marchio di fabbrica, insieme a un matrimonio da salvare”: quell’unione dal nome altisonante che per quante benedizioni possa ricevere se la dovrà sempre vedere con la vita, i tempi sbagliati, le insicurezze e magari anche la fortuna, così, superare "la data di scadenza" in due non è facile.


Ogni tipo di relazione, non importa la sua natura, ha sempre e comunque bisogno della sua giusta distanza”

Home Archivio
Novità/Stampa Sostenitori
Chi siamo Contatti