DAVIDE
VECCHI
ha presentato
L'INTOCCABILE
Matteo Renzi
La vera storia [Chiarelettere]
Venerdì 30 gennaio 2015
Ore 21,00
Centro Polifunzionale
Le Radici e le Ali
Via S. Rocco, 48
Cuggiono (MI)
In collaborazione con
Libreria di Cuggiono
Ecoistituto della Valle del Ticino
"Come si fa a non interessarsi alla
politica?
Bisognerebbe non interessarsi a niente, poiché tutto ne dipende".
L'incontro
con il giornalista Davide Vecchi non ha deluso le aspettative: alla
presenza di un pubblico numeroso e particolarmente interessato, abbiamo potuto
approfondire alcuni aspetti legati all'ascesa politica dell'attuale premier,
Matteo Renzi, ed alle vicende che hanno portato al consolidamento del suo
"potere".
Dal sistema dei soldi provenienti dalle fondazioni create ad hoc per
autofinanziarsi, ai rapporti con esponenti di spicco della destra. Dalla
famiglia e coloro che ne hanno influenzato o sostenuto le scelte, ai possibili
futuri sviluppi che si prospettano all'orizzonte politico...
E non solo sono stati portati a conoscenza del pubblico aspetti poco
noti, se non addirittura completamente ignorati - tutti ben documentati -, della
vicenda politica di Renzi: a Davide Vecchi va anche il merito di aver
incoraggiato ed assecondato con grande disponibilità e competenza gli interventi dei
presenti, che hanno vivacizzato la serata, come mai prima d'ora, almeno in un
incontro organizzato da equiLIBRI.
Una domanda, in particolare, è stata ripetuta più volte:
"Di fronte alla deriva morale, alla distanza incolmabile dei politici dai
cittadini e dalle loro esigenze, che cosa possiamo fare?!"
"Rivoluzione" o paziente attesa del concretizzarsi delle
promesse?
Presa di posizione estrema o pacata rassegnazione?
L'alternativa potrebbe essere leggere, conoscere, informarsi in modo corretto...
Un primo
passo dal senso di impotenza alla consapevolezza e, da questa,
alla possibilità di cambiare le cose, tutti insieme.
Ed è proprio ciò che abbiamo fatto durante questa istruttiva serata!
Per dirla con le parole del filosofo e umanista francese
André Comte-Sponville:
"Essere vigili significa non credere sulla parola; non
significa condannare o denigrare per principio. Non si riabiliterà la politica,
come sarebbe urgente fare oggigiorno, sputando addosso a coloro che la
praticano.
In uno stato democratico, si hanno gli uomini politici che si meritano. E' una
ragione in più per preferire questo sistema a tutti gli altri: moralmente non si
ha il diritto di lamentarsene - e le ragioni certo non mancano! - se non a
condizione di agire, insieme ad altri, per trasformarlo.
Non basta sperare nella giustizia, nella pace, nella libertà, nella
prosperità... Occorre agire per difenderle, per farle progredire, cosa che si
può fare efficacemente solo in molti e passando, necessariamente, per la
politica".
Discorsi brevi sui grandi temi della
filosofia, Angelo Colla Editore
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