Associazione Culturale equiLIBRI
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Ipotesi, previsioni, intuizioni, profezie...
Si è svolto nella serata di Vene rdì 5 marzo, presso il Centro Polifunzionale Le Radici e le Ali di Via San Rocco, 48 - Cuggiono, l’incontro sulla visione del futuro attraverso gli scritti di autori di fantascienza, alla presenza di un pubblico attento e curioso e di graditi, quanto esperti, ospiti del settore: Luigi Petruzzelli delle Edizioni della Vigna, Dario Tonani, giornalista e autore (anche) di romanzi Urania e Giuseppe Festino, ritrattista e illustratore (anche) di Urania.Un tema, quello trattato, più che mai di attualità, visto che molti degli argomenti oggetto delle trame dei romanzi sono - o sono stati - oggetto di cronaca.
Nell'evidenziare
le diverse fasi storiche che il romanzo di
fantascienza ha attraversato nella sua evoluzione, sono
state messe in luce almeno due interpretazioni del “tempo che
verrà”: mentre gli scritti delle origini illustravano
un domani pieno di sorprese meravigliose, innovazioni tecnologiche e, come
sottolineato da Giuseppe Festino,
illustratore e ritrattista, di immaginifico stupore per un
mondo di progresso più al servizio dell’uomo, con
l’andare del tempo, le imprese visionarie di Verne, vengono affiancate da
intuizioni figlie dei tempi, dove la fantasia positiva, sostenuta da ipotesi
scientifiche plausibili, lascia il posto a un cupo
pessimismo, e dove il nostro prossimo domani, ci viene
incontro con le più funeree aspettative. Una tendenza che non sembra voler subire inversione di rotta, come ha affermato l'editore Luigi Luigi Petruzzelli, il quale ci ha fornito un altro interessante spunto di riflessione circa il rapporto cinema/letteratura di fantascienza: il successo di questo genere portato sugli schermi, da sempre campione di incassi, non sembra affatto stimolare la lettura da parte di un pubblico che preferisce la fruizione, più o meno passiva, di immagini sugli schermi, piuttosto che cimentarsi in un approfondimento personale e sicuramente più stimolante sui libri. Provocato dalla domanda su come arrivare in un futuro magari più positivo, Dario Tonani, che dichiara di preferire una fantascienza "cupa" perché certamente più stimolante e intrigante, ha scelto il metodo di ibernazione criogenica (molto usato per i viaggi nello spazio profondo), che permetterebbe di "saltare" in modo indolore questo presente ed il futuro a noi più vicino. Prima della presentazione dell’ultimo lavoro di Dario Tonani (Algoritmo Bianco, romanzo ambientato nella Milano del 2045) attraverso un book trailer, non potevano mancare curiosità e domande del pubblico sul futuro che noi stessi dobbiamo aspettarci e, segnatamente, sulle profezie Maya circa il 2012, così come sulla necessaria competenza scientifica degli autori di fantascienza, che nel tempo ha perso importanza.
[Guarda il book trailer di Algoritmo Bianco, con disegni di Giuseppe Festino] Molti gli autori ed
i testi citati, gli aneddoti raccontati, le esperienze condivise... Tanti - troppi
per essere esauriti nell'arco di una sola serata - gli spunti suscitati dalle
acute osservazioni dei nostri ospiti. A fine serata, abbiamo consegnato ai partecipanti il compito di approfondire individualmente le questioni che più stanno loro a cuore ed abbiamo preferito pensare, almeno per un attimo, al presente, intrattenendoci amichevolmente con gli ospiti, con il consueto rinfresco di equiLIBRI.
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