Associazione Culturale equiLIBRI

 Ero cattivo - Incontro con Antonio Ferrara
 

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MARTEDI' 27 NOVEMBRE – ore 21.00
Sala della Comunità, Via Cavour
Per il Patto Educativo Territoriale

Antonio Ferrara

ha presentato

ERO CATTIVO (Ed. San Paolo)
 

Leggere un libro. Si può fare in tanti modi. I più piccoli possono semplicemente ascoltare la voce di chi glielo legge, altri cominciano a sillabare leggendo alcune righe. I più grandi sanno già come si fa, vanno via veloci. In diverse occasioni può essere una fatica: devo studiare!

Antonio Ferrara ha provato, martedì 27 novembre, a farci gustare la magia della lettura. L'autore di Ero cattivo (Edizioni San Paolo) ha cominciato col leggere con passione il primo capitolo e ha lasciato in tutti la voglia di continuare. Con l'aiuto di sua moglie ha letto anche altri suoi libri. Insieme all'amico regista ha preparato un book trailer, un filmato per promuovere questo libro. Sua figlia ha collaborato per le immagini della copertina.

Una pagina tira l'altra, ha parlato un po' di sé, della sua esperienza con i ragazzi difficili. Ci ha etto della sua vocazione di scrittore, cominciata sui banchi di scuola. Domina il ricordo di un foglio protocollo piegato in due, sul quale, da una parte sta il testo del suo tema e dall'altra ci sono i suoi disegni. Ha incontrato insegnanti a volte fantastici e a volte terribili. L'insegnante di lettere gli ha fatto amare la scrittura, scrivendo le correzioni tra un disegno e l'altro, mentre l'insegnante di matematica lo umiliava ogni giorno.

Lidia Gualdoni, docente della primaria, per equiLIBRI, ha sollecitato lo scrittore a raccontare come è nato il libro e da quale esperienza proviene. Fra le varie narrazioni, ha colpito in particolare una scoperta fatta dallo scrittore.

Una sera, dopo una giornata molto dura, assisteva, per insistenza della moglie, ad una rappresentazione teatrale con Moni Ovadia. Tentava tenacemente di vincere il sonno che, da saltuario e leggero assopimento, tendeva sempre più ad essere vero e proprio abbandono, come accade nella fase rem del sonno profondo. La moglie, però, vegliava e, a furia di gomitate, continuamente lo provocava al risveglio. Ad un certo punto, dal palco sente "Abracadabra". Antonio improvvisamente si rianima e si sveglia dal torpore. "Abracadabra - dice l'attore - non è una parola senza senso o una formula magica, significa invece in aramaico abara kedabra: io creo mentre parlo". In questa intuizione lo scrittore vede la sintesi del suo lavoro. Scrivere è come creare, significa parlare all'intimo della persona, farle percepire le emozioni, il mistero della vita.

E' cominciato così, quest'anno il percorso formativo di genitori e insegnanti che nasce dal Patto di Comunità tra scuola, realtà associative, associazione genitori, parrocchia e comuni: una lettura fatta insieme... in famiglia. Il numero contenuto di partecipanti e l'atmosfera creata da Antonio Ferrara & Co ha contribuito a creare questo clima.

E' una sfida che si apre e sta di fronte agli adulti, insegnanti e genitori, che affrontano il loro difficile compito.
Abracadabra può essere semplicemente una parola inintelligibile, oppure usata in un gioco di bambini. Antonio Ferrara ha proposto "io creo mentre parlo". Un'altra etimologia frequente nella magia mistica antica (Treccani.it) da derivare abracadabra dall'ebraico ha-bĕrakāh, "pronunciare la benedizione".

"Ero cattivo" puoi dirlo solo se qualcuno ti aiuta a trovare un senso per la realtà che vivi e ti accompagna in un cammino.

Professor Giuliano Fasani
Dirigente Scolastico - Istituto Comprensivo Via Cavour

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