"Vedete, c'è un tale che ha ucciso una vagonata di notai"

"Oh, oh, oh, oh, e questo non è bello. Anche se con quello che costano..."

Si è presentato infatti nientepopodimeno (sì, si scrive così!) che il notaio Lorenzo Calasso in persona!

Del resto non poteva mancare il protagonista stesso del romanzo che ci ha parlato di sé, del suo lavoro, della sua strana attività notturna e della sua ormai compromessa vita matrimoniale!

Ma andiamo con ordine.

Lorenzo Calasso vive a Torino ed oltre a svolgere una normale attività diurna, resa per altro un poco complicata dalla convivenza forzata, nello stesso studio, con la moglie (che, come notaio, ha una visione della professione notarile piuttosto differente dalla sua, e dalla quale sta per separarsi) è stato assoldato del cosiddetto "consorzio della notte" per accorrere sul luogo dove sta per essere commesso un crimine a stipulare un vero e proprio atto notarile che possa conferire anche a questo tipo di azioni malavitose, la serietà, l'onesta e la moralità che, del resto, si sta perdendo anche nella maggior parte dei rapporti umani.

Che si tratti della registrazione degli accordi fra una prostituta e il suo cliente, o fra i partecipanti ad una messa nera, piuttosto che della vendita di una partita di droga, il notaio Calasso ci ha raccontato che, prima di accettare questo incarico, ha posto due condizioni: la prima è quella di essere lui stesso a scrivere gli atti, la seconda, di avere a disposizione un breve periodo di tempo durante il quale tentare di convincere i criminali a cambiare vita o, almeno, a non commettere il reato per il quale è stata richiesta la sua presenza.

Una vita piuttosto intensa, come potrete immaginare, dunque, che condivide con Valentina, “la praticante” (o “zoccola”, secondo la moglie) che lo accompagna nella speranza che il noioso lavoro del notaio la metta al riparo dalla sua malattia, una specie di allergia alle emozioni che provocano in lei vere e proprie reazioni fisiche dalle conseguenze anche estreme.

A complicare questo quadro già di per sé non proprio semplice, si aggiungono i delitti di un serial killer che, proprio a Torino, sta uccidendo, uno dopo l'altro, i notai: quella specie di atto che viene rinvenuto ogni volta sul luogo del delitto fa pensare che l'assassino debba essere ricercato in quello stesso ambiente.

E' facile immaginare, allora, come il povero notaio Calasso, prima coinvolto nelle indagini e poi sospettato egli stesso degli omicidi, non si sia potuto intrattenere a lungo, a Cuggiono: lo aspettava infatti una rapina in zona...

Prima di andarsene, però, ha dedicato una più ampia riflessione alla professione notarile, e ci ha parlato in modo dettagliato del suo autore, Remo Bassetti, e delle numerose attività cui si è dedicato, sempre con ottimi risultati. Dalla scherma, che ha abbandonato all'apice della carriera agonistica, ai libri di vario genere che ha scritto – Derelitti e delle pene, Storia e Storie dello sport in Italia e Contro il target e, naturalmente, quello che ama definire un romanzo grottesco, Stanno uccidendo i notai, senza dimenticare la rivista "che recensisce tutto", di cui è ideatore e direttore, dal nome molto eloquente, Il Giudizio Universale.

Una serata piacevolissima e sicuramente istruttiva, che il pubblico ha davvero molto apprezzato, animata da un protagonista cordiale, spiritoso e dalla cultura vasta almeno quanto i suoi interessi.